Amara a Wedding Room: “Sono morta e rinata migliaia di volte”
Scritto da Beatrice Manocchio il Aprile 23, 2025
Il 23 aprile 2025 la cantautrice Amara è stata ospite della trasmissione Wedding Room condotta da Emilio e Stefano Sturla Furnò su Rid 96.8 FM, la quale ha rivelato lati profondi del suo percorso artistico ed emotivo, tra riflessioni sulla musica, il dolore e la rinascita.
La nascita di Amara e l’esperienza ad Amici
C’è chi la ricorda nello studio di Amici di Maria De Filippi dove si è fatta conoscere dal pubblico italiano ed ha lasciato il segno. L’esperienza del talent non è stata sempre rosea, Amara lo ha raccontato nel corso dell’intervista spiegando di aver insistito per tre anni fino a quando è riuscita ad entrare. Un traguardo agognato, raggiunto con fatica, ma che non ha portato solo gioia: “Ero contenta perché avevo raggiunto l’obiettivo, ma allo stesso tempo ho sentito che la condizione che avrei vissuto non era quella che avevo immaginato fino a quel momento”. Ha confessato.
Le collaborazioni
Durante l’intervista, l’artista ha parlato anche delle varie collaborazioni avvenute con importanti colleghi tra cui Emma Marrone nel contesto del CET di Mogol, che ha segnato un punto di svolta nella sua carriera. “Non ci siamo mai viste oltre a collaborazioni lavorative. Per questo paese è stata la prima volta che abbiamo collaborato insieme”. Ha poi scritto testi per Elodie e Fiorella Mannoia e tanti altri ancora.
Il rapporto con la musica è viscerale e precoce: “Sono nata in un contesto dove c’era la musica, i miei mi buttavano in queste sale da ballo mentre si esibivano”. Una vita accompagnata da melodie e, inevitabilmente, da una profonda componente emotiva. “La sofferenza? Ci sono delle stanze segrete, ed è da lì che nasce tutto”.
Il suo approccio alla scrittura è notturno, intimo, solitario. “Scrivo la notte, in silenzio. Ogni canzone è come un figlio, un frame della tua vita, un parto”. La sua è una visione poetica e dolorosa dell’arte allo stesso tempo, che rispecchia le sue esperienze personali: “Quando avevo finto Amici avevo solo 19 anni, poi ho attraversato la solitudine, io sono morta e rinata migliaia di volte”.
Sulle collaborazioni, Amara ha spiegato di essere autentica e vera: “Io scrivo sempre per me, non riesco a essere un tramite. La bellezza è trovare un filo comune tra loro e me”. Con Fiorella Mannoia, in particolare, racconta di avere un legame più stretto: “Abbiamo cooperato. È un’alleata”.
Profonda, vera e unica, Amara è un’artista dalla scrittura potente, capace di trasformare la sofferenza in poesia, e la solitudine in bellezza.