X Factor 2020

Giovedì 10 dicembre è andato in scena l’ultimo live del talent e un po’ ci sentiamo già orfani dell’appuntamento settimanale con la musica suonata e cantata dal vivo. Quest’anno, più delle edizioni precedenti, il palcoscenico ha significato gioie e dolori (un anno senza concerti è triste per tutti), non solo per i concorrenti ma anche per i giudici che per l’ultimo appuntamento hanno duettato con i loro pupilli e, successivamente, si sono esibiti come “ospiti”. Non importa se hai 30 anni di carriera alle spalle o 10, quando torni ad esibirti dal vivo in un anno come questo, il fiato corto e l’emozione sono i tuoi compagni. Emma, Manuel Agnelli, Hell Raton, e Mika uniti dalle stesse sensazioni ed orchestrati da un magistrale Cattelan hanno portato avanti un’edizione segnata dalla Pandemia: niente pubblico alle Audition, niente Forum per la finale, niente Alessandro per 2 puntate che è risultato positivo al Covid-19.
Un’edizione che ha voluto unire sullo stesso palco tanti generi musicali differenti esattamente come le personalità dei concorrenti e degli stessi giudici.
Dal rock al pop, dalla trap al cantautorato, dall’elettronica alla recitazione, nessuno è stato lasciato indietro. Il ritorno di Agnelli e Mika, l’ingresso di Emma e Manuelito hanno dato una luce nuova alla gara, mettendo in risalto sempre la musica e lasciando poco spazio alle polemiche. Solo per questo, tutti e 4 si meriterebbero un bel 9 in pagella.
Alla fine ha vinto il talento della giovanissima CASADILEGO che ha stregato i giudici fin dalla prima esibizione (ve li ricordate in lacrime alle audition?). Che sia seduta ad un pianoforte o in piedi di fronte ad un’asta mentre imbraccia la sua chitarra, la ragazzina dai capelli turchesi mostra la sua arte con la semplicità ed il coraggio di un gigante: la musica è uno dei mezzi più democratici che si possano incontrare quando si parla di età e la voce matura di Elisa ne è la dimostrazione.
I Little Pieces of Marmelade (LPOM) si conquistano un posto d’onore nel cuore di Manuel e in quello di molti nostalgici del rock anni ’90 come me. I gufetti (questo il soprannome datogli dal loro giudice) non si risparmiano mai e ad ogni puntata ci catapultano in un passato musicale raffinato e potente riuscendo nell’arduo compito di farsi ripostare tra le stories degli Smashing Pampking per la cover magistrale di “Bullet with butterfly wings”, in pochi avrebbero scommesso sul loro secondo posto, in tanti ci hanno invece creduto.
20 sono gli anni di Blind, tatuaggi un po’ ovunque ed un passato turbolento che gli ha tuttavia permesso di apprendere la più grande delle lezioni di vita: non importa da dove vieni e chi sei stato ma dove vuoi andare e chi vuoi diventare. Franco mette in musica la sua storia e poi la canta con il tanto odiato autotune perchè a differenza di molti altri concorrenti non ha una gran dote vocale, ma l’ X factor quello sì. Riesce ad andare a genio anche all’Agnelli (il giudice più lontano dal genere musicale di Blind).Tra lacrime e sorrisi conquista il terzo posto più proficuo di sempre uscendo di scena con un disco d’oro per il singolo Cuore Nero che totalizza quasi 7 milioni di ascolti da spotify e che gli viene consegnato prima di lasciare il palco. Se ci fosse una classifica dei migliori sorrisi passati da X Factor quello di Blind arriverebbe di certo al primo posto.
N.A.I.P, acronimo di Nessun Artista In Particolare è il primo ad abbandonare la finale alla quale non credeva di arrivare. Eppure quest’anno il programma riserva un posto speciale anche all’arte dell’interpretazione e all’arte teatrale nella quale ci catapulta ogni volta questo artista così particolare. Il duetto con Mika convince poco ma abbiamo visto abbastanza esibizioni da poter dire che N.A.I.P quel quarto posto se l’è sudato e meritato.
Una menzione speciale la dedico ai Melancholia, eliminati clamorosamente alla quinta puntata dei live. Forse, come ha detto Manuel Agnelli, non siamo pronti ad accettare la piccola rivoluzione portata da questo terzetto. A me piace pensare che i Melancholia siano stati gli ospiti di questo programma e non dei semplici concorrenti.
Tirando le somme, questa quattordicesima edizione di X Factor ha il merito di aver portato sul palco tantissimi generi musicali, di aver strizzato l’occhio alla nuova generazione senza dimenticare i più age’, di aver fatto conoscere al grande pubblico il volto sconosciuto di Hell Raton e il petto nudo di Manuel Agnelli, mettendo in scena ogni volta un grande spettacolo. Il carrozzone viene portato avanti da artisti, costumisti, tecnici audio-video-luci, ballerini, backliner e tutte le maestranze che in un anno difficile come questo si sono viste quasi azzerare i lavori a causa della pandemia. Infine Alessandro Cattelan pare non dimenticare proprio nessuno con i suoi saluti conclusivi che questa volta sanciscono un addio e non un arrivederci. Dopo 10 edizione al timone del programma, l’anno prossimo l’unica certezza sarà la mancanza del conduttore che ha scelto di chiudere un ciclo della sua carriera. L’applauso più grande va a lui che ad oggi sale sul podio del vincitore indiscusso. Siamo pronti a scommettere che la sfida più ardua, per la produzione, sarà sostituirlo.
E voi chi vorreste al timone dell’edizione numero 15?
Tiziana Campanella as La Trilly